Quanto costa rifare l’impianto elettrico di casa?

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Rifare l’impianto elettrico di casa a volte è necessario, soprattutto quando ci accorgiamo che questo non rispetta più le indicazioni di legge.

Ma quanto costa rifare l’impianto elettrico a casa?

Il prezzo dell’impianto dipende da tutta una serie di fattori e al tipo di prese che vanno inserite in casa. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di un impianto elettrico a norma e i costi per il rifacimento.

Quando e come rifare l’impianto elettrico a casa

Prima di capire quanto costa rifare l’impianto elettrico, è bene sapere in quali circostanze è necessario farlo.

Nel caso in cui la vostra casa sia particolarmente vecchia (almeno 30 anni) e si presenti almeno una di questa situazioni, allora è necessario sostituire l’impianto:

  • il contatore che salta di continuo
  • pericolosissime scintille che si accendono ogni volta che attacchi un apparecchio
  • strani odori di plastica bruciata

In questi casi, sarebbe meglio non ricorrere mai al fai da te, per evitare incidenti.

Rifare l’impianto elettrico vuol dire installare nuovi quadri elettrici e nuovi cavi, per ottenere un impianto completamente a norma.

Per il rifacimento, l’elettricista elimina il vecchio quadro elettrico compresi i tubi, sostituendo tutto con materiale nuovo. Questo lavoro di solito richiede quasi sempre la rottura di muri, necessaria per creare delle tracce. L’operazione, dunque, non richiede solamente l’intervento dell’elettricista, ma può essere necessario anche quello di un muratore.

Come rifare l’impianto elettrico a casa? Ecco nel dettaglio i lavori che vengono eseguiti:

  • Esecuzione delle tracce per eventuali nuove tubazioni necessarie
  • Installazione dei tubi, delle cassette di derivazione, delle scatole portafrutti e del vano per il quadro elettrico
  • Chiusura delle tracce aperte ed eventuali controsoffitti in cartongesso
  • Intonachi, stuccature e pitturazioni
  • Infilaggio di tutti i cavi
  • Installazione del quadro elettrico, frutti e placchette

Vediamo ora invece quanto costa rifare l’impianto elettrico a casa. Prima di tutto vanno contati 200/300 euro per la presentazione della CILA. Ci sono poi i tecnici da pagare, e questa cifra si aggira intorno ai 1.000 euro più IVA, considerando una casa tra i 70 e i 100 mq.

Il costo dell’impianto elettrico si aggira intorno ai 70 euro per ogni punto luce, interruttore o presa. Considerando che in una casa, in media ci possono essere circa tra i 60 e gli 80 punti, l’impianto può arrivare a costare tra i 3.000€ e i 5.000€.

Il costo per rifare l’impianto elettrico dipende anche dalle spese edilizie. Se la realizzazione delle tracce può essere economica (si tratta di rompere e spesso lo fanno gli elettricisti stessi), quello che inciderà sarà la chiusura delle tracce e soprattutto la stuccatura e la pitturazione delle pareti.

In sintesi, il costo per il rifacimento di un impianto può arrivare fino a 10.000 euro.

Per abbattere i costi si può usufruire della detrazione IRPEF, prevista per chi fa lavori di ristrutturazione. Si può arrivare anche al 50%, con un limite di spesa di 96 mila euro per ogni singola unità immobiliare.

È possibile rifare l’impianto elettrico senza rompere i muri?

Il rifacimento dell’impianto elettrico è quasi sempre un’operazione piuttosto invasiva. Tuttavia, oggi esistono degli impianti elettrici wireless che permettono di eseguire il lavoro senza abbattere muri.

Dunque, se vi state chiedendo se è possibile o meno rifare un impianto elettrico senza rompere i muri, la risposta è sì. L’installazione di questi impianti è molto semplice: è sufficiente una presa elettrica a cui collegare il dispositivo che sarà il motore della tecnologia domotica, cioè l’apparecchio che comanderà tutti gli altri. Il vantaggio di questa soluzione è ovviamente la possibilità di poter intervenire sull’impianto senza opere murarie.

Le normative di riferimento per l’impianto elettrico a norma

Gli impianti elettrici devono rispettare alcune normative tecniche e di sicurezza, tra cui il Decreto Legislativo 37/2008 che stabilisce i requisiti minimi di sicurezza degli impianti elettrici, il Decreto Ministeriale 37/2008 che definisce i requisiti di installazione degli impianti, e le norme CEI 64-8 e CEI 64-14 che definiscono le caratteristiche dell’impianto elettrico.

Le principali differenze tra un impianto elettrico vecchio e uno nuovo

Un impianto elettrico vecchio potrebbe non essere a norma e non essere in grado di supportare l’utilizzo di dispositivi moderni ad alta potenza, come ad esempio gli elettrodomestici. Un impianto elettrico nuovo, invece, è progettato per garantire la sicurezza e la funzionalità dell’impianto, oltre a supportare l’utilizzo di dispositivi moderni.

I vantaggi di avere un impianto elettrico a norma e di ultima generazione

Avere un impianto elettrico a norma e di ultima generazione significa avere un impianto più sicuro e funzionale, in grado di garantire la corretta alimentazione degli elettrodomestici e dei dispositivi moderni. Inoltre, un impianto elettrico a norma potrebbe consentire di risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica.

I rischi associati all’uso di un impianto elettrico non a norma

L’uso di un impianto elettrico non a norma può comportare diversi rischi per la sicurezza degli abitanti della casa, tra cui l’incendio, la scossa elettrica e l’elettrocuzione. Inoltre, un impianto elettrico non a norma potrebbe essere in grado di supportare l’utilizzo di dispositivi moderni ad alta potenza, come ad esempio gli elettrodomestici, mettendo a rischio la loro funzionalità.

Le differenze di costo tra l’installazione di un impianto tradizionale e di un impianto wireless

Un impianto elettrico tradizionale richiede la posa di cavi elettrici, la realizzazione di tracce e la rottura dei muri, mentre un impianto elettrico wireless non richiede la posa di cavi elettrici e la rottura dei muri. Pertanto, l’installazione di un impianto elettrico wireless potrebbe essere più economica rispetto a quella di un impianto tradizionale.

Il costo medio per l’installazione di un impianto elettrico a norma

Il costo medio per l’installazione di un impianto elettrico a norma dipende dalle dimensioni della casa e dal numero di punti luce, interruttori e prese. In generale, il costo dell’installazione dell’impianto elettrico potrebbe variare da alcune migliaia di euro fino a decine di migliaia di euro.

Ad esempio, come indicato nel testo, il costo per l’installazione dell’impianto elettrico potrebbe aggirarsi intorno ai 70 euro per ogni punto luce, interruttore o presa, e considerando che in una casa, in media ci possono essere circa tra i 60 e gli 80 punti, l’installazione dell’impianto potrebbe costare tra i 3.000€ e i 5.000€.

Tuttavia, il costo effettivo dipende da molti fattori, tra cui le caratteristiche dell’impianto esistente, le esigenze specifiche dell’abitazione e i costi associati all’intervento di muratori o altri professionisti. Inoltre, è possibile usufruire delle detrazioni fiscali previste per la ristrutturazione edilizia, che consentono di abbattere i costi dell’installazione dell’impianto elettrico.